“ P iaccia alla Signoria vostra illustrissima di considerare quanto segue, che li Italiani tengono li debiti nello massimo conto, et in guisa di levrieri et destrieri li allevano in gran copia et ne fanno ornamento delle dimore loro, sicut li prigioni ammaestrano sorci et alii hanimali repugnanti. Et li habitanti delle nostre contrade di Olanda et Fiandra tengono lo debito sicut creatura malissima et diabolica et infestante, sed essi Italiani a lo contrario se ne gloriano et odesi frequentissimamente che uno garzone da lo padre suo si hebbe in lascito li talenti et li debiti, scarsissimi li primi sed copiosissimi et antiqui li secundi. Et tale est lo perverso amore per essi disgustosi hanimali che li Italiani li appellano “buffi”, sicut cosa che eccita a riso et allegrezza.

Et li Italiani tanto amano vivere con detti buffi che pure odesi di familie et honesti mercanti da essi debiti divorati et conciossiacosaché danno alla propria stirpe lo nome delle creature che allevano in seno, et nomano la contrada loro Paese de li Buffi et Grande Buffo appellano lo Principe o lo Conte, similmente alli habitanti del Catai che nomano lo imperatore Gran Cane dallo nome delli hanimali diletti. Et le cancellerie nomano Debito Sovrano lo Conte sed lo popolazzo lo appella generaliter lo Buffone che anchora ci regge”.

CELESTINO TABASSO
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