U n tempo per illustrare il cinismo della politica americana si raccontava l’aneddoto del candidato che ordina al suo staff di spargere una voce: il suo avversario ha rapporti intimi coi polli. Gli fanno notare che non ci crederà nessuno, e lui ribatte: “Già, ma immaginatelo in tv che smentisce una cosa del genere...”.

Ieri la Bbc ha annunciato che Brigitte Macron produrrà prove scientifiche e fotografiche di essere nata donna. Lo farà nella causa per diffamazione contro l’influencer americana Candace Owens che, a favore di telecamere e contro ogni evidenza, sostiene il contrario. È una replica di quando i razzisti s’inventarono che Obama era ineleggibile (e la sua presidenza era abusiva) perché “non nato su suolo Usa”. E quando l’estratto dell’atto di nascita li smentì, la voce non tacque: finì (e neanche del tutto) solo insieme alla sua presidenza. Brigitte Macron potrà sbugiardare Owens e magari rovinarla economicamente, ma questa follia non cesserà. Rispetto ai tempi del pollofilo il punto non è più imbarazzare l’avversario: si crea una follia su un bersaglio e qualcuno (e poi qualcun altro e poi tanti altri) ci crederà. Per scelta, per militanza. “La democrazia muore nell’oscurità”, dice il motto del Washington Post. Ma l’oscurità non viene da fuori: ce l’abbiamo dentro tutti e ogni giorno qualcuno ci si perde. E ci si trova bene, al calduccio, al sicuro.

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