Una galoppata incredibile. Le grandi del campionato di Eccellenza volano col torneo che entra nel vivo. Domenica scorsa ad esempio hanno vinto tutte. Ossese, Castiadas, Carbonia in trasferta, Uri e Ferrini in casa.

I tecnici del Carbonia e del Castiadas fanno le loro riflessioni a undici gare dalla fine di una stagione non facile da leggere. Il Carbonia è primo con 42 punti, il Castiadas, secondo una sola lunghezza di distacco. Carlo Cotroneo e Andrea Marongiu non amano fare pronostici, sono sicuramente due grandi lavoratori col pregio di leggere bene le partite. Il mister dei minerari non è neppure molto loquace, ma questo campionato lo sta affascinando. "Stiamo cercando di riportare il grande calcio in una città come Carbonia con un passato addirittura in Serie C. Sino a pochi mesi fa giocavamo in Promozione, ora siamo primi in Eccellenza. Ma questo torneo è ancora tutto da scrivere. Anche Nuorese e Atletico Uri, le più distanti dalle prime tre, sono ancora tagliate fuori. Ogni partita ha una sua storia. Ogni squadra è obbligata a vincere sempre".

Carlo Cotroneo, laziale, lo scorso anno allenava il Ladispoli. Quest'anno, è arrivato a Castiadas quando mancavano venti giorni all'inizio del campionato con le altre grandi già al lavoro con rose estremamente competitive. La società sperava nel ripescaggio in Serie D. Si è trovata in Eccellenza. "La squadra - dice - è stata rifatta: sono arrivati ragazzi come Seck, Manga, Malandra, Tesfai, Galantini, Sylla, Olivieri, Diaz, Cavallaro, Peci, diversi giovani ( Idili, Cuccu, Frau, Cauli), e poi ancora Forzati, Alvarez, Savage, Angelucci, Caraccio ed ora Correa. Ragazzi di mezzo mondo. Dei vecchi in pratica è rimasto solo Mirko Carboni. Abbiamo dovuto lavorare mattina e sera per recuperare il tempo perduto. Ci troviamo al secondo posto a dispetto anche degli infortuni subiti. Abbiamo perso anche l'argentino Malandra che è andato ad operarsi ad un ginocchio in Argentina".

Torniamo al campionato e alle gare di domenica. "Con la San Marco abbiamo giocato una buona gara-dice Marongiu, tecnico del Carbonia: un gol per tempo, uno di Meloni che in cinque gare ha fatto quattro reti. Lo abbiamo acquistato per fare questo. Ha ancora forti margini di miglioramento. Abbiamo incontrato una San Marco bene organizzata. Nel secondo tempo, abbiamo fatto meglio, meritando sicuramente i tre punti che valgono oro".

Carlo Cotroneo esprime invece un giudizio sulla gara della sua squadra a Bosa. "Buona prestazione contro un avversario che in casa ha sempre dato il massimo facendo la maggior parte dei suoi punti in classifica. Una squadra difficile da affrontare. Noi, siamo usciti alla distanza con i gran gol di papa Seck e di Sylla. Una buona prestazione sicuramente che mi fa bene sperare per il futuro".

Un pronostico. Chi vincerà il campionato? "Non è il momento - dice Andrea Marongiu. Il Carbonia è primo, ma Castiadas e Ossese non mollano. Sono staccate di uno e due punti. Noi, in questo girone di ritorno, abbiamo già affrontato due fra le cosidette grandi: Nuorese e Ossese. L'Uri sta salendo forte anche se il suo distacco da noi è ancora consistente. La Nuorese vincendo domenica ha ripreso a sperare. Il Castiadas giocherà a Carbonia l'ultimo di campionato. Tanti incroci insomma. Pronostici proprio non ne faccio: tutto è ancora da scrivere".

Carlo Cotroneo. "Carbonia e Nuorese sono state costruite in estate per vincere il campionato. I minerari un mese fa hanno acquistato anche il super bomber Giuseppe Meloni. Lo stesso Uri è squadra che gioca un ottimo calcio. Noi abbiamo iniziato con tanto ritardo. Stiamo facendo bene.Ma dobbiamo fare sempre di più perchè le altre non si fermano".

Antonio Serreli
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