Sarà presentato nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri il "decreto Sicurezza bis" annunciato dal Viminale.

Ampio spazio, nei 12 articoli contenuti nel provvedimento, è dedicato al contrasto dell'immigrazione clandestina, tema che - questa è una delle più importanti novità - non è più in capo al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma a quello dell'Interno.

Per quanto riguarda i salvataggi in mare, le navi di soccorritori che non rispetteranno le istruzioni operative "delle autorità SAR competenti o dello Stato di bandiera" rischieranno multe da 3.500 a 5.500 euro per ogni straniero trasportato e la revoca temporanea della licenza per le imbarcazioni battenti bandiera italiana.

Dispiegati sul campo poliziotti stranieri sotto copertura (con uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro in tre anni) e intercettazioni preventive per contrastare i reati associativi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

CORTEI E CLAN - La misura tocca anche i cortei, con pene più severe per chi si oppone alle forze dell'ordine "attraverso l'utilizzo di scudi o altri oggetti di protezione passiva".

Vietati fumogeni, petardi e materiali "imbrattanti", mentre i reati di devastazione, saccheggio e resistenza a pubblico ufficiale se compiuti durante una manifestazione, saranno "aggravati".

Il provvedimento introduce anche la cosiddetta "norma spazza clan" che prevede l'istituzione di un commissario straordinario di nomina governativa "con il compito di realizzare un programma di interventi finalizzati ad eliminare l'arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze di condanna divenute definitive da eseguire nei confronti di imputati liberi".

DI MAIO - Ma quello di Salvini per ora resta solo un annuncio, che deve ancora essere presentato in Consiglio dei ministri. E che dunque deve passare per le forche caudine dei pentastellati, ma anche superare i molto probabili rilievi che arriverebbero dal Capo dello Stato.

E il Movimento 5 Stelle, per bocca di Di Maio, lascia subito intendere che il decreto non piace: "Sono molto deluso, non c'è nulla sui rimpatri", afferma il vicepremier. "Il tema ora non sono gli arrivi - aggiunge - quelli li abbiamo fermati. Ora, quando arriva una nave con persone a bordo, la maggior parte di queste persone va negli altri Paesi europei. Il lavoro da fare sono gli accordi di cooperazione internazionale per i rimpatri, e per farlo la peggior cosa è andarsi ad alleare con Orban che ti dice di tenerti i migranti in Italia. Non vorrei che il decreto bis sulla sicurezza servisse a coprire il caso Siri e per coprire quel che è successo sulla corruzione in queste ultime tre settimane".

(Unioneonline/D)
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