Nessuna apertura alla mini-Tav, l'ipotesi proposta dalla Lega, da parte del presidente del Consiglio.

È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi: Conte "non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav né ha mai richiesto un ulteriore contributo all'analisi costi-benefici dell'opera, contributo che è stato invece sollecitato dal Mit. Le ricostruzioni apparse questa mattina su alcuni quotidiani sono destituite di fondamento".

Il presidente, sottolineano dalla presidenza del Consiglio, "non ha mai anticipato nessun giudizio, mentre ha sempre ribadito e ancora ribadisce che verrà presa, nella massima trasparenza, la migliore decisione possibile nell'interesse esclusivo del Paese e dei cittadini all'esito dello studio attento del dossier e del confronto politico che ne conseguirà".

Una presa di distanza che mette ancora più in confusione la posizione del governo, con Lega e M5s totalmente in disaccordo e il Pd che ha annunciato una mozione di sfiducia contro il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli (anche lui, come il M5s, contrario alla chiusura dei lavori).

"Il ministro Toninelli prima va a casa e meglio è per il paese - ha detto Maurizio Martina a Radio24 -. È venuto il tempo di presentare una mozione di sfiducia a Toninelli dopo la farsa della relazione costi-benefici sulla tav, dopo la giravolta di Conte che smentisce il suo ministro, dopo l'invenzione della mini-tav che non esiste ma è usata dalla Lega per prendere ancora in giro gli italiani".

"Dopo aver bloccato i bandi per mesi ora Toninelli farfuglia lo sblocco salvo dire che ha tempo sei mesi per revocarli. Una follia dopo l'altra. L'unica realtà è che il Paese a causa di questo governo perde 75 milioni di euro al mese sulle infrastrutture, i cantieri sono bloccati e i lavoratori a casa. Prima Toninelli se ne va e meglio è davvero per tutti''.

(Unioneonline/D)

LA MINI TAV:

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