All'indomani dello spoglio che ha consacrato il senatore del Psd'Az Christian Solinas, a capo di una coalizione di centrodestra, come nuovo presidente della Regione Sardegna, è tempo di analizzare i flussi elettorali e il voto per fasce d'età e per ceto sociale d'appartenenza.

A balzare agli occhi è il crollo del Movimento 5 Stelle, che ha perso in un anno tre quarti dei consensi nell'Isola, passando dal 42,5% del 4 marzo all'11,2%.

IL VOTO A M5S - Ma dove sono andati a finire i voti di chi un anno fa aveva scelto Di Maio? Secondo l'analisi dei flussi di Swg solo un quinto ha votato per Francesco Desogus. Il 42% non ha votato, il 17% ha scelto Solinas, il 14% Zedda, il restante 7% ha optato per gli altri candidati.

IL VOTO A SOLINAS - La coalizione di centrodestra ha compiuto un notevole balzo, passando dal 31,8% del 4 marzo scorso al 47,8% attuale. Da dove arrivano i voti a Christian Solinas? Il 55% dei suoi elettori aveva già votato centrodestra alle politiche, il 20% si era astenuto, il 20% aveva votato M5S, il 3% aveva scelto la coalizione di centrosinistra e il 2% altri partiti.

IL VOTO A ZEDDA - In netto miglioramento rispetto al 4 marzo anche la coalizione di centrosinistra, che alle politiche si era fermata al 20,8%, a fronte del 32,9% ottenuto da Zedda. Quasi un quarto dei voti a Zedda (23%) arriva da chi alle politiche aveva scelto il Movimento 5 Stelle. Il 51% invece il 4 marzo aveva già votato centrosinistra, il 20% si era astenuto. Solo l'1% aveva optato per il centrodestra, mentre il 5% aveva scelto altri partiti.

VOTO PER FASCE DI ETÀ - Zedda prevale solo tra i millennials, i nati tra il 1980 e il 1996, che fanno registrare anche la più alta percentuale di astensione, al 59%. In questa fascia d'età il sindaco di Cagliari ha preso il 43%, contro il 31% di Solinas, l'11% di Desogus e il 15% degli altri candidati.

Tra i baby boomers (nati tra il '46 e il '64), la generazione X (tra il '65 e il '79) e la generazione Z (nati dal '97 in poi) prevale nettamente Solinas, che fa il pieno soprattutto tra i baby boomers, dove ottiene il 54%. Desogus fa registrare un buon risultato, il 17%, nella generazione X.

GLI OPERAI - Anche gli operai preferiscono Solinas, dandogli il 41% delle preferenze, contro il 30% di Zedda, il 19% di Desogus (anche qui i 5 Stelle hanno fatto meglio rispetto al risultato generale) e il 10% degli altri quattro candidati.

VOTO PER CLASSI SOCIALI - Il Pd si conferma partito delle classi agiate, o della Ztl, come lo hanno ribattezzato in molti, visto che riesce a vincere solo nei centri storici delle grandi città. Più sale la classe sociale dei votanti, più si restringe la forbice tra Massimo Zedda e Christian Solinas. Va inoltre notato come, al crescere del ceto sociale di appartenenza, cala l'astensione (al 53% nei ceti popolari, al 40% tra le classi agiate).

Tra i ceti popolari Solinas fa il pieno (57% dei voti), Zedda si ferma al 31%, Desogus al 14%, gli altri candidati al 6%. Passando ai ceti medi, Solinas è al 46%, Zedda al 31%, Desogus al 10%, gli altri all'8%. Tra le classi agiate prevale sempre il candidato di centrodestra (47%), ma il sindaco di Cagliari è più vicino (35%), poi Desogus (10%) e gli altri (8%).

(Unioneonline/L)
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