"La questione dei pastori è dirimente e non riguarda solo la Sardegna ma è l'emblema dello scontro che coinvolge l'Europa tra pmi e speculazione incontrollata. Se non difendiamo le piccole e medie imprese non possiamo competere", dice la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

Comincia così, forse inevitabilmente, con un pensiero ai pastori sardi, l'intervento in serata a Cagliari della leader di Fdi in occasione dell'ultima tappa del suo tour elettorale in Sardegna in vista delle elezioni regionali del 24 febbraio.

"Già due mesi fa abbiamo portato il problema in Parlamento, chiedendo il tavolo convocato a Roma ieri, ma nessuno ci ha dato risposta".

La Meloni a Cagliari (foto Mauro Madeddu)
La Meloni a Cagliari (foto Mauro Madeddu)
La Meloni a Cagliari (foto Mauro Madeddu)

In piazza, sotto il Bastione di Cagliari, Giorgia Meloni tocca temi nazionali: "Non chiediamo a Salvini di staccare la spina al Governo, anche se per noi il centrodestra deve tornare, e lo sta facendo, ad avere un ruolo decisivo. Apprezziamo alcune scelte di politica interna ma non condividiamo, per esempio, quelle economiche sul reddito di cittadinanza perché non vogliamo italiani mantenuti con un reddito di cittadinanza ma lavoro".

Tanti anche i temi locali: dalle infrastrutture, "arrivando a Cagliari abbiamo bucato una gomma, qui, sembra Roma, le strade sono disastrose", alla zona franca.

"La Sardegna ha bisogno di competere ad armi pari e la zona franca fiscale è lo strumento principe".

Alla fine, di fronte a una folla di oltre duecento persone, la promessa: "Se ci date fiducia andiamo a governare la Sardegna col centrodestra. Non ci chiediamo di votare una persona che, se non sbaglio, se ne andava in barca a vela anziché stare in Parlamento", dice, riferendosi alla vicenda di Andrea Mura. "Possiamo cambiare le cose. Possiamo farlo adesso"
© Riproduzione riservata