"Quando avevo 7 anni il mio patrigno, Woody Allen, mi prese per mano, mi portò in un stanza, mi disse di stendermi e di giocare con il trenino di mio fratello. Poi abusò sessualmente di me, sussurandomi che ero una brava ragazza, che era il nostro segreto, promettendomi che sarei andata con lui a Parigi e sarei stata una star nei suoi film". Così Dylan Farrow, figlia di Mia Farrow oggi 27enne racconta in una lettera aperta pubblicata sul sito del New York Times la violenza subita dal patrigno, il celebre registra e attore Woody Allen, oggi 73 enne. "Allen - scrive la ragazza - è la prova vivente del modo in cui la nostra società non riesce a difendere le vittime della violenza sessuale". Già un paio di settimane fa, il fratello di Dylan, Ronan, in occasione della vittoria di Allen del Golden Globe alla carriera ribadì queste accuse di pedofilia twittando la sua indignazione: "Mi sono perso il tributo a Woody Allen: hanno messo prima o dopo Annie Hall la parte in cui una donna ha pubblicamente confermato che l'ha molestata quando aveva sette anni?", facendo riferimento proprio alla sorellastra Dylan. Ma non è la prima volta che la ragazza parla degli abusi subiti, visto che già nel 1992 accusò il patrigno di stupro. Una denuncia sempre respinta dal regista ma che finì al centro della battaglia legale tra Allen e Mia Farrow dopo che lui l'aveva lasciata per mettersi assieme alla figlia adottiva, Soon Yi Previn. Anche Mia del resto aveva twittato contro Woody durante la cerimonia dei Golden Globes, ma in forma più blanda: "E' arrivata l'ora di prendere il gelato dal frigo e cambiare canale". Questo mentre Diane Keaton, ex musa ed ex amante del regista, saliva sul palco per ritirare il premio.
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