Tiene banco in Sudafrica, tra choc e indignazione, il caso di un 16enne con la sindrome di Down, ucciso a colpi di pistola da due agenti.

L'episodio incriminato è avvenuto lo scorso 26 agosto e ora la famiglia chiede giustizia.

Secondo quanto riferito dai media, la vittima - Nathaniel Julies - sarebbe stata uccisa "a sangue freddo", mentre era vicino alla casa della sua famiglia a Eldorado Park, alla periferia sud di Johannesburg, intento a mangiare dei biscotti.

Dal canto proprio, i due agenti si sono giustificati, spiegando che il giovane sarebbe invece rimasto vittima di una sparatoria tra gang.

Una spiegazione che però non convince i familiari del 16enne, che si dicono intenzionati ad andare fino in fondo per dimostrare la verità.

Intanto, i due poliziotti - Simon Ndyalvana e Caylene Whiteboy - sono stati arrestati e resteranno rinchiusi nel carcere di Soweto fino al termine del processo.

In occasione della prima udienza, davanti al tribunale si sono radunate decine di persone, con cartelli e striscioni con la scritta "Verità e giustizia per Nathaniel".

(Unioneonline/l.f.)
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