Brutale aggressione antisemita a Buenos Aires. Vittima è il rabbino capo dell'Argentina, Gabriel davidovich, che si trova ricoverato in ospedale dopo essere stato pestato a sangue da un gruppo di sconosciuti che nella notte si sono introdotti nella sua abitazione.

"Sappiamo che sei il rabbino dell'Amia", hanno urlato gli assalitori, riferendosi all'associazione ebraica argentina che nel 1995 fu colpita da un grave attentato in cui morirono 84 persone.

Il rabbino è stato picchiato sotto gli occhi terrorizzati della moglie, ha riportato la rottura di varie costole e la perforazione di un polmone. I malviventi gli hanno anche rubato denaro e altri oggetti di valore.

Le autorità trattano ancora la vicenda come un fatto di criminalità comune, ma nella comunità ebraica sale l'allarme, anche perché nello scorso weekend, sempre a Buenos Aires, è stato profanato un cimitero ebraico.

L'episodio ha avuto una forte eco in Israele, dove anche il primo ministro Banjamin Nethanyahu ha condannato l'attacco: "Non bisogna permettere all'antisemitismo di rialzare la testa", ha detto.

(Unioneonline/L)
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