Dopo l'annuncio di ieri degli Stati Uniti, anche la Russia ha deciso di sospendere la propria partecipazione al Trattato antimissili nucleari Inf - firmato nel 1987 dai capi di Stato dell'epoca, Ronald Reagan e Michail Gorbaciov - che vieta i razzi a breve e media gittata.

Lo ha annunciato il presidente Vladimir Putin nel corso dell'incontro con i ministri della Difesa e degli Esteri, Serghiei Shoigu e Serghiei Lavrov.

"Forniremo una risposta speculare: se i nostri partner statunitensi hanno annunciato che sospenderanno la loro partecipazione al trattato, lo sospenderemo anche noi", ha dichiarato, accusando a sua volta gli Usa di aver violato gli obblighi imposti dall'intesa.

"Partiamo dal presupposto che la Russia non dispiegherà missili a gittata intermedia e inferiore, se tali armi appariranno, né in Europa né in altre regioni del mondo, finché armi di tale tipo prodotte in Usa non appariranno nelle medesime regioni del mondo", ha fatto sapere il presidente.

Sebbene il leader del Cremlino abbia indicato che "Mosca non ha intenzione di iniziare una corsa agli armamenti", si è detto favorevole allo sviluppo di nuovi missili a breve e media gittata, anche ipersonici.

Ieri gli Stati Uniti hanno lanciato a Mosca un ultimatum di sei mesi affinché torni a rispettare quanto disposto dall'accordo: si tratta dell'inizio dell'iter per il ritiro dal trattato, che si concluderà nell'agosto di quest'anno.

(Unioneonline/F)
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