Non occorre alcuna perizia psichiatrica su Matteo Cagnoni, il dermatologo fiorentino 56enne che uccise la moglie, Giulia Ballestri, a bastonate: la visita sarebbe "superflua".

Lo ha reso noto la Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui ha confermato lo scorso 27 gennaio l'ergastolo per l'imputato in relazione al delitto della donna, ammazzata a 39 anni il 16 settembre del 2016 in una villa di famiglia da tempo disabitata di Ravenna.

Gli Ermellini hanno scritto che "la preparazione dell'azione omicida, la sua esecuzione e la condotta sono incompatibili con lo stato di seminfermità perché, al di là dell'evidente concitazione e imperfezione nell'operare, denotano una chiara lucidità di azione" e "non esiste elemento a sostegno di una psicopatia".

Per questa ragione la perizia psichiatrica, che la difesa dell'imputato aveva chiesto a partire dal processo di appello a Bologna, "è stata ragionevolmente ritenuta superflua".

Cagnoni, fermato dalla polizia tre giorni dopo il delitto a ridosso della villa paterna di Firenze, si trova oggi nel carcere di Ferrara.

(Unioneonline/F)
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