Manca il gel sanificante. Tutti a casa, i passeggini fanno dietrofront perché l'asilo nido non può aprire.

Non proprio una partenza col piede giusto quella di un nido comunale di Centocelle, a Roma. Decine di genitori e bambini, dopo aver atteso una quarantina di minuti davanti ai cancelli, hanno dovuto fare ritorno a casa.

Una coppia ha subito scritto, per protestare, al Municipio e al Campidoglio: "Non sappiamo neanche se domani riaprirà", hanno spiegato. Ore di incertezza fino all'intervento del Comune: l'assessore alla Scuola Veronica Mammì ha chiamato il Municipio e ha assicurato nel pomeriggio che domani i piccoli potranno entrare nella struttura.

Le ragioni del mancato avvio, fanno sapere dal Campidoglio, saranno attentamente valutate tramite le dovute procedure di competenza.

In Municipio stanno cercando di capire se sia andata davvero così, perché pare che il gel sia stato consegnato. "Se ci avessero chiamato glielo avremmo mandato immediatamente, ne abbiamo tantissimi", ha fatto sapere l'assessore municipale alla Scuola Maria Elena Mammarella.

IL RACCONTO DI MONICA - Sono circa le 8,15 quando Monica, mamma di una bimba di 2 anni, arriva al nido 'I giocosi anatroccoli'. Trova la fila: "Ci hanno detto di aspettare, non sono pronti" le dicono le altre mamme.

Passano i minuti. Alla fine escono le educatrici: "Ci hanno spiegato che non potevano aprire perché non c'erano le condizioni - spiega Monica - 'rivolgetevi al Municipio', ci hanno detto". Il compagno, Gianluca, è a casa in permesso dal lavoro per stare con la figlia maggiore che ancora deve iniziare le elementari.

"E' una inaccettabile interruzione di servizio - scrive subito in una Pec a Comune e Municipio -. L'episodio è ancora più grave se consideriamo che ieri alle 12 i genitori hanno partecipato a un incontro con le educatrici e la coordinatrice scolastica". E tutto, gli era stato detto, era pronto per la riapertura.

(Unioneonline/L)
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