Ripartono gli eventi sportivi, ma salta il via libera per il 15 giugno degli "sport di contatto" amatoriali come beach volley e calcetto. E' la decisione del Consiglio dei ministri, dopo un'accesa discussione sul tema, che ha portato alla modifica della bozza del dpcm sulle riaperture dopo l'emergenza virus e a uno slittamento al 25 giugno.

La nuova data è stata confermata dal premier Giuseppe Conte, presentando il nuovo decreto, ma solo "se le regioni e il ministro dello Sport e della Salute accertano che ricorre la compatibilità dello svolgimento con la situazione epidemiologica".

Confermata invece da lunedì la riapertura di centri estivi e le aree gioco per i bimbi: "E' consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia". Consentito inoltre "l'accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone e abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici".

Al via anche sale giochi, sale scommesse e bingo, ma anche in questo caso "le attività possono essere svolte a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi".

Quanto alle discoteche bisognerà aspettare: "Restano sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi". Ma i governatori, è specificato, potranno stabilire una diversa data considerati i dati del contagio.

Per gli spettacoli "aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di mille spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala".

Quanto ai viaggi, se le navi da crociera restano ferme in porto almeno fino al 14 luglio, fino al 30 giugno 2020 restano "vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi" da quelli dell'Unione europea e dei Balcani "salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".

Le nuove misure saranno efficaci fino al 14 luglio, si legge ancora nel decreto, in cui vengono ribadite le disposizioni di base per limitare i rischi di contagio, dal distanziamento sociale al divieto di assembramento.

"L'epidemia non è finita - dice il ministro della Salute Roberto Speranza -: ci sono ancora focolai di trasmissione e il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare".

(Unioneonline/D-l.f.)
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