"Dato che noi abbiamo tutto il Mezzogiorno che è in difficoltà, ma soprattutto Sicilia e Sardegna, facciamo che chi mette la sede legale in queste zone ha diritto a un trattamento fiscale paragonabile a quello di Dublino o dell'Olanda o del Lussemburgo. In questo modo è chiaro che apriamo un confronto con l'Europa".

Questa la proposta lanciata da Matteo Renzi in un'intervista a Fanpage in cui presenta il suo nuovo libro "La mossa del cavallo".

Il leader di Italia Viva ha lanciato nuove idee in materia di aziende, fisco e occupazione.

A proposito di Jobs Act, ha affermato: "Quella riforma del mercato del lavoro, fatta da una parte di norme ordinamentali, dall'altra di decontribuzione, ha portato nell'arco di un biennio a creare un milione e 200mila posti di lavoro, di cui il 51% a tempo indeterminato. Eppure se oggi chiamassi una riforma del lavoro 'Jobs Act 2' ti prenderebbero a sassate. Ma in sintesi noi dobbiamo smettere di avere oggi un pregiudizio sugli imprenditori, perché loro creano posti di lavoro, quindi vanno aiutati. Allora bisognerebbe mettere nelle aziende un dipendente all'interno del cda, dare una decontribuzione a chi assume, dare una parte degli utili ai lavoratori, seguendo il modello Olivetti".

Renzi ha poi citato colossi come Amazon, che in questo periodo di lockdown hanno fatto utili ma non hanno sede in Italia: "Se Amazon fa utili in Italia è giusto che paghi più tasse in Italia e che restituisca risorse al territorio nel quale opera".

E a proposito del premier Giuseppe Conte ha sottolineato: "E' stato bravo a rassicurare gli italiani, e una personalità non divisiva come la sua ha aiutato a mantenere calma la situazione. Ma non sono un entusiasta della comunicazione istituzionale fatta in quel modo. Oggi però a sfida per Conte e per tutti noi è quella di far ripartire l'economia".

(Unioneonline/F)
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