Walter Tobagi, ucciso 40 anni fa. Mattarella: "Era un giornalista libero" FOTO
Il presidente della Repubblica ricorda il cronista barbaramente assassinato dai brigatisti sotto casa, a Milano: aveva 33 anniSono trascorsi esattamante 40 anni dal giorno in cui Walter Tobagi, cronista del Corriere della Sera, veniva barbaramente ucciso a pochi metri da casa, a Milano, dai criminali della formazione armata di estrema sinistra "Brigata XXVIII marzo".
"Rappresentava ciò che i brigatisti negavano e volevano cancellare - ha detto oggi il presidente della Repubblica ricordandolo -. Era un giornalista libero che indagava la realtà oltre gli stereotipi e pregiudizi, e i terroristi non tolleravano narrazioni diverse da quelle del loro schematismo ideologico".
"Era un democratico, un riformatore, e questo risultava insopportabile al fanatismo estremista", sottolinea Mattarella.
Tobagi aveva solo 33 anni ma "aveva già dimostrato straordinarie capacità, era leader sindacale dei giornalisti lombardi, aveva al suo attivo studi, saggi storici, indagini di carattere sociale e culturale".
"E' stato ucciso - continua il Capo dello Stato - in quei mesi in cui altri uomini dello Stato, altri eroi civili, cadevano a Milano e in tutta Italia per fedeltà a quei principi di convivenza che la Mitologia rivoluzionaria, le trame eversive, le organizzazioni criminali di diversa natura volevano colpire".
"Questo giorno di memoria è importante per il 'Corriere della Sera', che ha avuto in Tobagi una delle sue firme più prestigiose, e lo è per tutta la stampa italiana: la società è cambiata in questi decenni - scrive Mattarella - ma la sfida della libertà, dell'autonomia, dell'autorevolezza della professione giornalistica è sempre vitale. Il desiderio di scavare nella realtà per portare alla luce elementi nascosti, oltre a essere buon giornalismo, aiuta anche a trovare semi di speranza. Di questo - conclude il presidente - abbiamo bisogno".
(Unioneonline/D)