Un intero ospedale da campo, con decine di dotazioni e posti letto di terapia intensiva, di proprietà della Nato e in custodia nelle installazioni presenti a Taranto, avrebbe preso il volo verso Lussemburgo nel silenzio generale.

"Siamo profondamente delusi da questo comportamento", afferma il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, riferendosi all'interrogazione presentata dall'onorevole Marcello Gemmato (FdI), che ha riferito di aver appreso da fonti Nato che "il Governo del Lussemburgo ha chiesto e ottenuto dalla sede di Taranto della Nato 'Support and Procurement Agency' ciò che la stampa italiana definisce come ospedale da campo completo di 300 posti letto di cui 100 dotati di preziosi respiratori per la terapia intensiva".

Taranto e l'Italia "sono buoni - evidenzia Melucci - per i militari e dirigenti della Nato quando devono ingoiarsi l'inquinamento di naviglio straniero e rinunziare ai migliori affacci al nostro mare? Non si poteva informare le Autorità sanitarie locali di una simile infrastruttura, o ancora di più destinarla per esempio alle nostre sorelle e ai nostri fratelli di Bergamo, che stanno soffrendo persino più di noi per l'emergenza sanitaria da Covid-19?".

Il primo cittadino esprime "un profondo rammarico per questa mancanza di attenzione per Taranto, una città che da sempre si sacrifica per gli insediamenti militari ed accoglie costruttivamente le invasive attività della Nato". "Mi piacerebbe - sottolinea- ricevere delucidazioni dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dal ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio".

"Di sicuro - conclude Melucci - fino ad allora vorrei riferire ai vertici Nato presenti a Taranto che non avremo piacere a ricevere più alcuna delegazione militare straniera a Palazzo di Città, possiamo serenamente sorvolare sulle vuote cerimonie".

(Unioneonline)
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