Avvocati sul piede di guerra in tutta Italia, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario, contro la riforma della prescrizione proposta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

A Milano una quarantina di legali della Camera penale di Milano hanno sfilato mostrando cartelli con gli articoli della Costituzione. Tre in particolare, che a detta degli stessi avvocati le nuove norme volute dal Guardasigilli metterebbero a rischio. Ovvero, spiegano, "il numero 24 che è per il diritto di difesa, il 27 che è la presunzione di non colpevolezza è il 111 che è il giusto processo".

Sempre a Milano, al momento del discorso del consigliere del Csm Piercamillo Davigo, che nei giorni scorsi aveva accusato gli avvocati di essere responsabili delle lungaggini nella durata dei processi per guadagnare di più, i legali hanno deciso di lasciare l'aula.

A Napoli l'Ordine degli avvocati ha deciso di mettere in atto una protesta ancora più eclatante: i legali sono infatti entrati al Maschio Angioino, dove si svolge la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, in manette.

Proteste anche in altre città da Trieste a Catania, passando per Messina e Ancona, dove sono stati organizzati sit-in e presidi.

(Unioneonline/l.f.)
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