La Ocean Viking, la nave Ong di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, ha fatto sbarcare a Taranto le 403 persone soccorse nel Mediterraneo in cinque operazioni notturne.

Si tratta di 216 uomini, 38 donne e 149 bambini.

Altre quattro, una donna che presentava gravi ustioni causate da carburante, e i suoi tre figli, erano state trasportate in elicottero a Malta. A bordo, fa sapere la Prefettura di Taranto, ci sono anche 12 donne incinte, 132 minori non accompagnati (alcuni tra 11 e 13 anni) e 20 nuclei familiari. Provengono da Marocco, Guinea, Senegal, Burkina Faso, Kenya, Nigeria, Mali e Somalia.

Sulla banchina è stata allestita la collaudata macchina dell'accoglienza coordinata da Prefettura e Comune, con il supporto delle forze dell'ordine e di Croce Rossa, 118, Protezione Civile e volontariato, per controlli sanitari, generi di prima necessità e indumenti.

I minori non accompagnati saranno trasferiti in strutture comunali, gli altri all'Hotspot per identificazione e fotosegnalamento prima dello smistamento in altri centri.

Secondo il racconto dei soccorritori hanno affrontato un "viaggio da incubo".

"I salvataggi sono stati difficili - ribadiscono i soccorritori - con il mare mosso, di notte. Ci sono state scene di panico ma è stato compiuto un lavoro straordinario da parte di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. Anche l'equipaggio è stanco, si tratta di recuperare persone in acqua che rischiano la vita. Questi migranti meritano un po' di pace e riposo, ora potranno iniziare una nuova vita in Italia e all'estero".

Gli operatori sanitari, a quanto si è appreso, hanno rilevato due casi di tubercolosi e alcuni casi di ustioni da idrocarburi, dovute al contatto tra la benzina a bordo e l'acqua di mare, ma in generale le condizioni dei sopravvissuti sono ritenute "abbastanza buone".

(Unioneonline/D)
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