Un meccanismo truffaldino talmente rodato che i loro artefici erano diventati punto di riferimento nel campo. Sono due le persone finite agli arresti e decine quelle indagate in una maxi indagine della Guardia di finanza di Palermo, e in particolare degli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria.

Scoperta una maxi truffa all'Inps, con decine di falsi invalidi che hanno beneficiato illecitamente di indennità previdenziali o assistenziali grazie ad un'organizzazione che operava nel Palermitano e si occupava, in cambio di denaro, di tutta la trafila per ottenere il sussidio.

Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, i due arrestati (un 57enne di Terrasini e un 49enne di Camporeale) erano al vertice dell'organizzazione, che si avvaleva di una serie di collaboratori e complici. C'erano i procacciatori di clienti, cui spettava il compito di trovare, tra coloro che sembravano più bisognosi e disponibili a chiedere un aiuto, le persone disposte a partecipare alla truffa.

C'erano i medici compiacenti, che firmavano i certificati con le false patologie per richiedere le indennità e "preparavano" i falsi invalidi sui comportamenti da tenere nella visita di controllo. Poi, una volta che il falso invalido aveva ottenuto i benefici previsti dalla legge, l'organizzazione andava all'incasso con un tariffario prestabilito: generalmente un anno di indennità, pari agli arretrati erogati dall'Inps.

Con lo stesso provvedimento d'arresto, il gip ha disposto anche il sequestro di 100mila euro.

Le accuse per gli arrestati sono di concorso in truffa ai danni dello Stato, truffa aggravata per il conseguimento di contributi pubblici, falsità ideologica e traffico di influenze illecite.

La denuncia è invece scattata per diversi soggetti tra dipendenti pubblici, medici generici e specialisti, componenti delle commissione mediche Asl e responsabili dei Caf.

(Unioneonline/D)
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