È polemica per l'intervista rilasciata da Matteo Renzi a Corrado Formigli durante il programma Piazzapulita, La7.

La bufera si è scatenata per le domande del giornalista sulla fatidica villa comprata dall'ex premier grazie al generoso prestito da 700mila euro da parte di un finanziatore della fondazione Open.

Ebbene, diversi sostenitori del nuovo partito di Renzi, Italia Viva, hanno attaccato il cronista sui social: "Ho fatto un'intervista a Renzi - denuncia lui - e il giorno dopo ho visto la fotografia di casa mia pubblicata sui social, con una descrizione minuziosa dell'appartamento e tanto di dettagli degli interni, oltre a decine e decine di insulti, richieste di chiarire quanto l'ho pagata e come. Tutto questo su pagine Fb riconducibili a Iv. Alcune 'unofficial', ma che sono comunque di iscritti alla pagina nazionale, e due pagine locali del partito. Indicare l'abitazione di un giornalista da parte di sostenitori di un partito politico è qualcosa che ha a che fare con lo squadrismo".

Ma la cosa non è finita lì perché la vicenda non è stata resa pubblica da Formigli ("Da padre di famiglia, non volevo dare rilievo pubblico alla questione") bensì poche ore prima da Renzi che lo ha difeso, omettendo però di dire che il tutto è partito da sostenitori di Iv: "Ho scritto a Renzi quello che era successo - ricostruisce Formigli - segnalandogli e mandandogli anche i link delle pagine dove c'era la foto della mia casa, per invitarlo a controllare le pagine del suo partito: mi sembrava un fatto grave quello che era successo. Un messaggio inviato privatamente su WhatsApp a Renzi, dopo il quale mi sono ritrovato la questione della mia casa pubblicata da lui senza il mio consenso".

Il conduttore di Piazza Pulita annuncia di essere già andato dall'avvocato ("Denuncerò i responsabili della pubblicazione") e aggiunge: "Non capisco perché equipari la sua situazione alla mia. C'è una dimensione pubblica della vicenda della sua casa: cosa c'entra la mia casa? Io non sono un senatore, non sono stato presidente del Consiglio, non ho avuto soldi dentro Open... Morale della favola: tu fai l'intervista che evidentemente è sgradita nella domande e il giorno dopo ti ritrovi la casa pubblicata su Facebook dai sostenitori del partito di Renzi. Ognuno tragga le sue conclusioni".

L'ex presidente del Consiglio, attaccato, risponde sui social: "Chi difende le nostre idee in rete è stato massacrato per anni dalle #FakeNews. E oggi dalla doppia morale di chi invoca sui giornali la privacy solo per gli amici".

"Vorrei mandare un abbraccio a tutti coloro che lottano sulla rete per difendere le nostre idee. Il colmo è che siete stati massacrati da troll per anni con FakeNews e adesso vi attaccano persino sui giornali, solo perché difendete la verità e le vostre idee. Vi abbraccio forte forte. E vi garantisco che non ci fermeremo. Anzi: vi do appuntamento a giovedì quando interverrò in Senato su questa incredibile vicenda, facendo sentire la vostra voce - conclude Renzi -. Orgoglioso di essere accompagnato in questa battaglia da persone appassionate come voi. Grazie!".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata