Adam e Ramy, i due ragazzini "eroi" della scuola Vailati di Crema che lo scorso marzo hanno contribuito a salvare i compagni durante il dirottamento di un bus scolastico a San Donato Milanese, sono diventati cittadini italiani.

Lo ha deciso il Consiglio dei ministri.

Entrambi sono nati in Italia, il 14enne Rami a Milano e il 13enne Adam a Crema.

"Ritengo - si legge nella relazione del ministro dell'Interno Matteo Salvini - che i giovani abbiano reso eminenti servizi al nostro Paese, per aver contribuito, con il proprio gesto di alto valore etico e civico, a sventare la tentata strage".

Il capo del Viminale ha deciso anche di consegnare la medaglia d'oro al valor civile alla scuola media statale Giovanni Vailati perché ''con straordinario coraggio ed eccezionale spirito di iniziativa il personale docente e non docente e i 51 studenti fronteggiavano il conducente dell'autobus (...), allertavano i Carabinieri (...) e riuscivano a liberarsi (...). Splendido esempio di generosa solidarietà e straordinaria abnegazione, orientato alla difesa del più alto valore della vita umana''.

LE INDAGINI - Nel frattempo, dalle indagini, durate poco più di due mesi, emerge che il conducente del bus, Osseynou Sy, voleva fare una strage sulla pista di Linate. Aveva "l'intento di condizionare i pubblici poteri in relazione alle politiche in materia di accoglimento degli stranieri, di intimidire la popolazione", si legge nel capo di imputazione.

In un video "proclama" di 37 minuti, l'autista ha spiegato perché era necessario "scuotere il mondo con un gesto eclatante": "Viva il panafricanesimo, combattiamo i governi corrotti e critichiamo la politica europea che sfrutta l'Africa", diceva il 47enne senegalese con passaporto italiano, da 15 anni nel nostro Paese e padre di due figli.

(Unioneonline/D)
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