A due bambini con le mamme è stato concesso di sbarcare dalla Alan Kurdi, nave della Ong tedesca Sea Eye che ha salvato 64 migranti ed ora sta navigando a zig zag non lontana da Lampedusa, ai confini delle acque territoriali italiane, in cui non ha avuto l'autorizzazione ad entrare.

È infatti in vigore il divieto messo nero su bianco su una circolare del ministero dell'Interno, che definisce "non inoffensivo" il transito della Alan Kurdi nelle acque nostrane.

Hanno avuto l'ok allo sbarco due bimbi di 11 mesi e sei anni con le rispettive madri: sarebbero al momento i più vulnerabili del gruppo a bordo della nave, anche alla luce di condizioni meteo proibitive, "con raffiche di vento oltre i 50 chilometri orari e onde alte due metri", ha fatto sapere la ong.

IL RIFIUTO - Tuttavia i diretti interessati hanno fatto sapere di non voler scendere dall'imbarcazione, con tutta probabilità per non separarsi da padri e mariti. "L'Italia ha offerto di evacuare due bambini con le madri, ma l'accordo con il governo tedesco era di evacuare le intere famiglie. Non separeremo le famiglie, questa è una tortura emotiva che mette in pericolo il benessere del bambino", ha fatto sapere la Ong.

I migranti infatti, una volta sbarcati, sarebbero stati mandati in Germania.

SALVINI E LA POSIZIONE DI BERLINO - Anche Salvini ha confermato il rifiuto: "Non ci resta che augurare buon viaggio verso Berlino", ha commentato il ministro.

Berlino intanto ha fatto sapere di aver "pregato" la Commissione Ue di assumere il coordinamento del caso creando una cabina di regia. Ha anche dato il suo contributo ad accogliere alcuni migranti.

"Come fatto in passato, la Germania è disposta a dare il suo contributo nell'accoglienza, anche nel caso delle 64 persone della nave Alan Kurdi: abbiamo pregato la Commissione Ue di assumere il coordinamento del caso e di considerare la necessità che la nave entri al più presto in un posto sicuro", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno tedesco.

CIVATI ATTACCA - Sulla vicenda è intervenuto anche Giuseppe Civati, che ha criticato il comportamento del ministro: "Salvini, ora basta. Il suo è un comportamento malvagio che viola chiaramente la Costituzione. Non si possono separare dei bambini dalle loro famiglie, hanno affrontato un viaggio forzato e ora il governo italiano impone loro di dividersi. È una cattiveria umana e una palese violazione delle leggi".

Siamo all'ennesimo braccio di ferro insomma. Come finirà questa volta, staremo a vedere.

(Unioneonline/L)
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