Si chiama "Tic Tac" l'operazione condotta dalla Polizia che ha portato allo scoperto un giro di "patenti facili" a Verona.

Un funzionario della motorizzazione civile e il titolare di un'autoscuola sono stati arrestati mentre altre 22 persone denunciate a seguito delle indagini scaturite dalle segnalazioni degli stessi candidati agli esami della patente.

Sono stati proprio loro a denunciare il comportamento "strano" di un funzionario della motorizzazione, che suggeriva le risposte corrette a chi andava "aiutato" attraverso gli scatti di una penna.

La Polizia giudiziaria della Procura e la Polizia Stradale, coordinate dal Pubblico Ministero Marco Zanatelli, in oltre tre mesi hanno così fatto emergere un "ramificato giro di complicità".

"Quello che abbiamo documentato - le parole del Dirigente della Polizia Stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti - è un fenomeno straordinariamente diffuso e che deve preoccupare tutti perché quella che è stata messa a rischio è anche e soprattutto la sicurezza stradale. Gli aiuti negli esami riguardavano anche le prove pratiche di guida dove il numero dei promossi da parte del funzionario arrestato arrivava a 221 promossi su 226".

Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati oltre 66mila euro in contanti e documentazione che è al vaglio degli investigatori.

(Unioneonline/D)
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