Sessanta giorni per sapere se l'assassino di Federica Madau era del tutto consapevole di ciò che stava facendo.

È il termine che gli psichiatri Marco Lagazzi e Enrico Zanalda hanno indicato per effettuare la nuova perizia a Giovanni Murru, 48 anni, marito della giovane donna di Iglesias da lui stesso massacrata (la sera del 2 marzo 2017) con una decina di coltellate.

Ai due consulenti è stato conferito l'incarico durante l'udienza che si è svolta nella tarda mattinata di oggi, in Corte d'Appello, a Cagliari. Quello odierno è stato un appuntamento "tecnico": i due specialisti inizieranno subito la nuova perizia psichiatrica all'uomo, detenuto nel carcere di Uta.

La prossima udienza, per l'audizione dei consulenti (c'è anche il perito nominato dal Procuratore) è per il 24 maggio. Dovrà essere accertato se l'uomo fosse capace di intendere e di volere quando, il 2 marzo del 2017, accoltellò a morte Federica, 31 anni, mamma di tre bambine.

Murru era pienamente consapevole? La risposta a questo quesito è fondamentale per decidere l'esito del processo d'Appello. Murru, al processo di primo grado che si è concluso nel giugno dell'anno scorso, è stato condannato a 30 anni di reclusione.
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