Folla commossa, a Iglesias, per il funerale di Antonio Boi, colto da un malore fatale il pomeriggio della Vigilia di Natale mentre era in sella alla sua bicicletta. L'uomo si è accasciato sul manubrio mentre percorreva la provinciale che collega Iglesias con Carbonia.

Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dell'equipe del 118, che percorreva la stessa strada e lo ha soccorso subito.

In tanti, oggi, in un clima che avrebbe dovuto essere ancora di festa, hanno voluto stringersi attorno ai familiari per dargli l'ultimo saluto nella chiesa di San Pio X.

"Questi fatti appaiono ai nostri occhi quasi incomprensibili - ha detto don Giorgio Fois, durante l'omelia - ma la nascita di Gesù ci ricorda anche la speranza della resurrezione. Pensiamoci pure adesso, mentre stiamo salutando Antonio e ricordiamoci ogni giorno della sacralità della vita. Ricordiamocelo anche nel nostro rapporto con gli altri".

Parole che hanno fatto pensare anche alla generosità di Antonio Boi: l'uomo, 55 anni, dipendente Assl e padre di un figlio diciassettenne, aveva tante passioni. Quella per le due ruote era al primo posto, e la condivideva con gli amici della Monteponi e del gruppo Treecreper Team, ma tutti lo descrivono anche come uomo dal cuore d'oro.

Nella primavera scorsa aveva deciso di fare il giro della Sardegna in bici, da solo, e aveva chiesto di poter indossare la maglia della Vds, associazione di volontariato che promuove le donazioni di sangue.

Cinzia Simbula
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