Continua a far discutere il documento di revisione delle zone svantaggiate e montuose della Sardegna che, su decisione del ministero delle Politiche agricole, vede i Comuni di Senorbì e Ortacesus esclusi dall'elenco delle aree che presentano effettivi svantaggi naturali da giustificare attraverso specifici parametri tecnici. In Trexenta solamente questi due Comuni rischiano di essere tagliati fuori da una serie di contributi e investimenti comunitari per lo sviluppo delle imprese agricole.

Il sindaco di Senorbì, Alessandro Pireddu, ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale Christian Solinas e all'assessore dell'Agricoltura e Riforma pastorale Gabriella Murgia per chiedere "un impegno concreto e condiviso per porre rimedio a una evidente discriminazione".

In ambito agricolo il Comune di Senorbì non è una realtà a sé stante, ma condivide con i Comuni confinanti il tessuto socio economico, la rete irrigua (spesso inefficiente se rapportata alle esigenze delle aziende), le altimetrie, i corsi fluviali, la qualità dei terreni e le produzioni agricole. "Non esistono confini di sorta ed è praticamente impossibile distinguere se un terreno coltivato ricade interamente in territorio senorbiese o condivide la superficie con i centri confinanti", precisa Pireddu che chiede alla Regione di intervenire, prima che sia troppo tardi. "Non voglio immaginare che non vi siano margini per una soluzione della vicenda per la quale si rende necessario un immediato incontro tra le parti e una verifica di tutte le tabelle e i criteri che hanno generato questa inammissibile situazione", conclude il primo cittadino.
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