Il 10 ottobre di un anno fa una violenta mareggiata ha fatto crollare il ponte sul rio Santa Lucia sulla Statale 195, la cosiddetta Sulcitana. Per una settimana, il tempo per riparare l'infrastruttura, il traffico fu bloccato. E, ora, è tornata, fortunatamente soltanto per poche ore, la paura.

Ieri, al calar del sole, il mare si è ingrossato e le onde hanno cominciato ad abbattersi sulle auto dei pendolari che tornavano nelle loro abitazione. Nessun problema particolarmente evidente in questa occasione: la mareggiata è durata poco e non ha, dunque, fatto in tempo a mettere a rischio l'arteria stradale.

E stamattina erano ancora evidenti i segni della mareggiata: in alcuni tratti si sono formate pozzanghere con acqua di mare mentre le piazzole di sosta sono state invase dalle patate di mare, trasportate dalle onde.

Una mareggiata, si diceva, per fortuna durata poco. Ma decisamente intensa. Se ne sono resi conto anche i pendolari che abitano dall'altra parte della costa meridionale dell'Isola. Sulla strada per Villasimius, all'altezza dell'ex Trocadero, c'è una terrazza sul mare. L'acqua ha, momentaneamente, "ingoiato" la piccola spiaggia e, infrangendosi sui blocchetti di cemento, ha bagnato le auto che passavano in quel momento.

Situazioni con le quali bisogna imparare a convivere: il riscaldamento globale sta facendo aumentare i fenomeni atmosferici estremi. E in Sardegna il problema si sente ancora di più dal momento che l'innalzamento dei mari sta mettendo a rischio le zone costiere.
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