Il grande malato si prepara a prendere le medicine.

In attesa di ricevere il finanziamento di 300mila euro previsto dalla regione, sono cominciati oggi i primi cauti approcci alle oltre 700 piante di ulivo plurisecolare dell'uliveto storico de s'Ortu Mannu per le quali già da mesi i tecnici di Laore e Agris e quelli dell'Università di Sassari hanno prospettato in 50 anni l'aspettativa di vita in assenza di cure adeguate.

Il problema è che non esiste ancora nessun trattamento specifico per ulivi ultracentanari. L'amministrazione comunale ha dunque l'arduo compito di inventarlo compiendo studi approfonditi e sperimentando adeguate cure fitosanitarie che potrebbero poi fare letteratura ed essere dunque brevettate.

Per questo sia domani che dopodomani proseguiranno nell'uliveto (dichiarato dalla Regione nel 2008 Monumento Naturale Storico) gli studi e si succederanno le relazioni tecniche degli esperti, le prime diagnosi, la formazione dei volontari presenti e le sperimentazioni con le cure fitosanitarie.

Dalle 10 oltre agli amministratori comunali nell'uliveto saranno presenti l'esperto botanico di Valencia Bernabè Moja, il direttore dell'Orto Botanico dell'Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta ed altri tecnici insieme ai volontari che ambiscono a formarsi sulle cure sperimentali per gli ulivi.

"Intendiamo proporre degli incontri pubblici a cadenza mensile per fronteggiare la situazione. Il compito è arduo ma salvare s'Ortu Mannu è un dovere", spiega il sindaco Debora Porrà.
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