Meno di un'impresa sarda su quattro (nello specifico il 23%) paga i fornitori secondo i tempi stabiliti.

Lo rivela lo Studio Pagamenti realizzato da Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, secondo cui le aziende dell'Isola sono tra le più ritardatarie d'Italia quando si tratta di liquidare servizi forniti da terzi.

Il dato è relativo al mese di settembre di quest'anno e vede le performance delle società sarde tra le più negative a livello nazionale: peggio fanno solo infatti le imprese siciliane (18,2%).

Tra le regioni più virtuose ci sono invece quelle del Nord, in particolare Veneto e Lombardia, che registrano rispettivamente il 46% e il 45,8%.

"Sono tempi di pagamento ben più lunghi della media europea e di molti altri Paesi a livello internazionale ed è per questo che le imprese, le Pmi in primis, sono costrette a un maggior ricorso al finanziamento del circolante, che difficilmente viene soddisfatto dai canali tradizionali", ha spiegato Marco Preti, amministratore delegato di Cribis.

"La situazione generale si mantiene pressoché stabile, in un Paese come il nostro in cui però si paga ancora con una media di 82 giorni: quasi 3 mesi per incassare una fattura, con punte di 127 giorni nella sanità'', ha poi aggiunto.

(Unioneonline/F)
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