Sant'Antonio da Padova è una delle ricorrenze più attese a Macomer, accompagnata da sagre, spettacoli e appuntamenti religiosi, come messe solenni e processioni. Per tutti i macomeresi la festa si chiama "Sant'Antoni 'e su monte". Viene organizzata normalmente dai "fedales" quarantenni. Quest'anno però la ben nota pandemia ha stravolto tutti i piani.

Oggi è comunque il giorno più sentito, che è poi la ricorrenza ufficiale del santo. In altri tempi sarebbe partita una partecipata processione dalla chiesa di San Pantaleo, arrampicandosi per 12 chilometri (con varie fermate), col simulacro del santo portato a spalla, sino alla suggestiva chiesetta di Sant'Antonio, in zona San Mauro di Frida. Alla fine si teneva un salutare rinfresco per tutti, celebrazioni e funzioni religiose. Quest'anno il simulacro di Sant'Antonio è uscito dalla chiesa di San Pantaleo verso le 9, nel cassone del furgone dei barracelli, facendo il giro del paese, preceduto da una camionetta dei carabinieri. Al seguito della statua (quella ufficiale, risalente al 1650) solo autovetture di polizia e vigili urbani. Nel furgone dei barracelli erano presenti padre Andrea Rossi e don Cristian Sanna.

Al passaggio del corteo grande commozione tra i cittadini, legatissimi sia alla festa che al santo. C'è chi ha pregato e chi, quasi tutti, ha eseguito il segno della croce. Alle 10 e 40 il ritorno del simulacro nella chiesa di San Pantaleo, dove alle 11 si è celebrata una messa solenne, officiata dal vescovo monsignor Mauro Maria Morfino. Presenti autorità politiche e civili, tra le quali il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu.

Sant'Antonio da Padova si festeggia in tutto il mondo. In realtà il santo era portoghese, nacque infatti a Lisbona nel 1195, e si chiamava Fernando Martins de Bulhoes. Era un predicatore francescano di straordinaria cultura e gli si attribuiscono numerosi prodigi e miracoli. Trascorse molti anni in Italia, col nome di Antonio. Morì a Padova il 13 giugno 1231, a soli 36 anni, ma la sua vita e la sua predicazione rimasero per sempre nel cuore dei fedeli.

La chiesetta di Sant'Antonio da Padova, proprio in località San Mauro di Frida, venne costruita in suo onore dal macomerese Salvatore Senes. La prima pietra venne posata il 26 giugno 1644, su autorizzazione del sacerdote locale Matteo Pinna e del vescovo di allora Pietro Mannu.
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