E' finito il pellegrinaggio nelle chiese degli studenti per suonare l'organo: una donatrice che vuole restare anonima donerà al Conservatorio "Canepa" di Sassari uno strumento anni '70 di sua proprietà. "La molla che mi ha fatto prendere questa decisione è scattata quando ho appreso che il Canepa era l'unico conservatorio d'Italia a non possedere un organo e che a causa dei tagli ai finanziamenti l'istituzione non avrebbe potuto acquistare neppure quest'anno lo strumento indispensabile per i suoi studenti".

Si tratta di un organo elettronico Farfisa a due manuali con i registri, una sezione accompagnamento e una pedaliera, col classico mobile in legno. Uno strumento vintage che ha dalla sua la solidità e la bellezza dei suoni.

La donatrice aggiunge: "Posseggo questo organo da 21 anni. È un regalo del mio padre adottivo e non posso negare che sono molto legata a questo maestoso oggetto che mi ha sempre fatto compagnia con la sua presenza rassicurante. Quando ero ragazzina ho imparato persino a suonarlo, da autodidatta, per il gusto di farlo. Non sono una musicista ma avevo il desiderio di creare un legame ulteriore con questo strumento dal suono meraviglioso. Non lo avrei mai venduto, a nessun prezzo, ma da tempo desideravo donarlo per farlo rinascere, donarlo a qualcuno che potesse suonarlo davvero. Il Canepa è l'istituzione musicale di riferimento per il nord Sardegna, l'organo non poteva trovare una collocazione migliore, posso solo immaginare quante mani presto riprenderanno a premere i suoi tasti cercando la giusta melodia. Non vedo l'ora di assistere ad un concerto".

Il presidente del Conservatorio sassarese Ivano Iai ha dichiarato: "La donazione anonima di cui i nostri studenti avevano così bisogno, ha un altissimo valore simbolico. Mostra che esiste ancora l'altruismo, ed esiste ancora quella forma di generosità, che nasce dal cuore e non chiede niente in cambio. Questo bel gesto non basta però purtroppo a far raggiungere al Canepa la sicurezza finanziaria sufficiente per far fronte ai tanti progetti artistici e musicali programmati per l'anno accademico in corso dal Direttore Mariano Meloni e dal Consiglio Accademico. Il Conservatorio è perciò sin d'ora riconoscente verso chiunque - enti pubblici, fondazioni e privati - vorrà sostenere le sue attività statutarie nell'esclusivo interesse della migliore qualità dell'offerta formativa, così come ha dimostrato, con il nobile sentimento, la generosa benefattrice che, anche se in forma anonima, fa ormai parte della nostra Istituzione".
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