"Sto vivendo un momento molto stressante della mia vita e non ho fatto caso a quale maglietta stavo indossando per partecipare al corteo".

Cerca di difendersi così Selene Ticchi, la donna finita su tutti i giornali per la t-shirt che indossava durante la rievocazione della Marcia su Roma a Predappio, domenica.

"Auschwitzland" si leggeva a chiare lettere, mettendo sullo stesso piano l'orrore del campo di concentramento e il più famoso parco divertimenti del mondo, Disneyland.

Ticchi, simpatizzante di Forza Nuova (che per tutta risposta l'ha sospesa dal movimento "con effetto immediato" e ne ha preso le distanze) e candidata alle comunali di Budrio, Bologna, si è scusata in un'intervista al Corriere della Sera: "Lo so - ha detto - purtroppo ho sbagliato e chiedo scusa". E ancora: "Non sono andata alla rievocazione della Marcia su Roma con l’intenzione di portare quell’idea e mostrarla. È stata una distrazione, poteva essere quella maglietta o un'altra".

"Adesso il problema più grande dell’Italia - ha poi tenuto a precisare - sembra essere la mia maglietta ma di quel tipo di materiale i siti sono pieni e aggiungo una cosa: tanti siti antifascisti hanno magliette con frasi e disegni ben peggiori e più violenti. Lo ripeto, ho sbagliato".

(Unioneonline/D)
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