Con 23 voti a favore e due contrari è stato approvato dal Consiglio comunale di Torino l'ordine del giorno dei 5 stelle in cui si chiede alla giunta e al sindaco Chiara Appendino, in trasferta a Dubai, di impegnarsi a chiedere al governo lo stop alla Tav.

Una presa di posizione netta che ha prevalso dopo una lunga e durissima discussione in Comune.

Espulsi gli esponenti del centrosinistra, incluso l'ex sindaco di Torino Piero Fassino, anche lui tra coloro che sventolavano i cartelli pro-Tav.

Tensioni che si sono avvertite anche fuori dal Comune, con centinaia di persone delle diverse fazioni a manifestare la propria posizione e decine di agenti in tenuta anti-sommossa che hanno sbarrato l'accesso al Municipio.

"Dire no al Tav è farsi tagliare fuori. L'assenza del sindaco Chiara Appendino è un fatto grave, vuol dire avere una grande coda di paglia", ha scandito amaro Fassino dopo l'espulsione. "Bisogna chiedere ad Appendino cosa chiederà" a Dubai "agli investitori visto che la sua linea è dire 'no' a tutto".

"Oggi è un giorno segnato da questa decisione incomprensibile masochista dei 5 Stelle a Torino sulla Tav: veramente siamo in presenza di una forza politica che continua a fare del male all'Italia e a farsi del male, l'abbiamo visto praticamente su tutte le partite delle infrastrutture sul nostro territorio nazionale", il commento dell'ex premier Matteo Renzi.

Il progetto del M5S per lo sviluppo delle infrastrutture "non solo mi preoccupa ma penso debba preoccupare tutti quanti perché se per la Tap sono stati costretti a dire sì, dire no per la Tav è un modo di procedere che non ha nessun senso", le parole del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Soddisfatto invece il vicepremier Luigi Di Maio: "Bene la votazione del Consiglio comunale di Torino sul Tav! Presto io e Danilo Toninelli incontreremo Chiara Appendino per continuare a dare attuazione al contratto di Governo".

(Unioneonline/D)

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