"La sentenza del Tribunale di Firenze che dà torto al Fatto Quotidiano imponendoci di versare 95mila euro a Tiziano Renzi crea un precedente e mette a rischio la sopravvivenza del nostro giornale".

Così il direttore del Fatto, Marco Travaglio, nel suo editoriale riguardo il processo che vede il quotidiano condannato per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi, padre di Matteo.

L'ex premier ieri aveva esultato su Twitter: "Niente potrà ripagare la campagna di odio, fango e insulti sulla mia famiglia e su mio padre. Una campagna senza precedenti. Ora qualcuno inizia a pagarne i danni".

Il processo civile che ha visto contrapposti Tiziano Renzi e Il Fatto Quotidiano era incentrato su 6 articoli.

Il Tribunale di Firenze ha stabilito che per tre di questi non sussiste diffamazione, e quindi ha assolto il quotidiano.

La condanna riguarda altri tre pezzi pubblicati tra fine 2015 e inizio 2016.

Due editoriali e il titolo di un terzo articolo.

Nel primo intitolato "I Bamboccioni" parlando dell'indagine in corso a Genova sull'azienda controllata dalla famiglia Renzi "Chil Post", Travaglio aveva utilizzato il termine "bancarotta".

Nel secondo dal titolo "Hasta la vista" Tiziano Renzi era stato accostato per affari sporchi a persone iscritte alla P3.

Infine il giudice ha valutato diffamatorio il titolo di un articolo online della giornalista Gaia Scacciavillani inerente Banca Etruria con Tiziano Renzi che aveva chiesto danni per 300mila euro.

(Unioneonline/M)
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