"Ve la faremo pagare politicamente", grida Jean-Luc Mélenchon mentre mostra in diretta su Facebook la perquisizione della propria casa e punta il dito verso il Presidente Emmanuel Macron, responsabile di un attacco politico.

Di diverso parere la magistratura francese, che ha già fatto controllare la sede del partito France Insoumise e ha inserito il nome del leader politico di sinistra nell'inchiesta sull'impiego improprio dei fondi UE per gli assistenti al Parlamento europeo - la stessa accusa mossa a Marina Le Pen - e sui rendiconti amministrativi del partito in relazione alla scorsa campagna presidenziale del 2017.

"Vogliono farmi finire come Lula", dice Mélenchon riferendosi all'ex presidente brasiliano ora in carcere.

Il deputato 67enne, ex ministro socialista, eurodeputato dal 2009 al 2017, che ha raccolto il 20% dei voti nel primo turno delle presidenziali 2017, a capo del partito France Insoumise, che guida da sinistra l'opposizione a Emmanuel Macron, è stato anche interrogato dai funzionari dell'anticorruzione, ma continua a sostenere che si tratti di un colpo di mano del governo Philippe e del presidente Macron.

Ora per Mélenchon c'è il rischio di ulteriori capi d'accusa a suo carico per "minacce e atti di intimidazione nei confronti delle autorità giudiziarie" e "violenze contro le persone che svolgono compiti pubblici".

(Unioneonline/b.m.)

Il politico francese Jean-Luc Melenchon (Ansa)
Il politico francese Jean-Luc Melenchon (Ansa)
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