Dopo il sopralluogo nella palestra frequentata da Maria Tanina Momilia - la 39enne trovata morta lunedì vicino a Fiumicino nella zona di un canale - risulta indagato a piede libero il suo personal trainer.

L'uomo, nei cui confronti si ipotizza il reato di omicidio, avrebbe avuto con la vittima un rapporto stretto, secondo quanto riferito agli inquirenti da alcuni testimoni.

Sul corpo della donna c'erano segni di percosse, che paiono incompatibili con una caduta ma anzi più vicini a un'aggressione, probabilmente subita in un luogo diverso.

La palestra, intanto, che si trova non lontano dall'abitazione in cui la 39enne viveva insieme al marito e ai figli, è stata messa sotto sequestro su disposizione dell'autorità giudiziaria.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata