Vige ancora il mistero sul contenuto di una lettera che sta agitando oltremodo il consiglio comunale. Inviata il 10 aprile da una società di servizi ingegneristici del paese al consiglio comunale e inerente un importante argomento all'esame dell'Assise, della missiva non si sapeva nulla finché la minoranza non ne ha accertato l'esistenza con un accesso agli atti la mattina del 20 aprile, data in cui era convocata una seduta dell'assemblea con la quale la missiva aveva a che fare.

In quell'occasione, i consiglieri Fabrizio Saba, Isangela Mascia e Stefano Soru avevano votato contro il punto all'ordine del giorno, ovvero la presa d'atto del Piano di Assetto Idrogeologico del Comune, approvata lo stesso 20 aprile.

Solo al termine della seduta gli stessi consiglieri avevano attaccato, con una dura nota, il sindaco Massimo Ventura, colpevole, a loro dire, "di non aver messo l'Assise a conoscenza dell'esistenza della missiva".

Ma, a tutt'oggi, la fantomatica lettera non salta fuori: non la diffonde la minoranza sostenendo paradossalmente di "non esserne in possesso"; sceglie un assoluto "no comment" l'azienda mittente; e persino il sindaco si rifiuta di parlarne, sostenendo che "debba farlo chi ha sollevato il problema a divulgarne il contenuto".

Una situazione grottesca che tiene banco da alcuni giorni.

Ribadendo comunque di "aver operato in maniera lecita e di non avere niente da nascondere", oggi Ventura ha fatto sapere di "aver dato mandato di inviare la missiva a tutti i consiglieri".

Ma dai suoi social ha attaccato duramente la minoranza. La quale, a sua volta, fa sapere dell'intenzione di "depositare una specifica interrogazione sulla mancata rivelazione della lettera e di valutare segnalazioni in Prefettura ed altre iniziative".

Una situazione alquanto strana che certamente terrà banco anche nei prossimi giorni.

Simone Farris
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