Il mondo del volontariato ai "raggi X" nella diocesi di Ales-Terralba.

In particolare i progetti e le iniziative della Caritas diocesana che ha avviato una ricerca per conoscere le criticità e i punti di forza dell'organizzazione nei 39 Comuni e nelle 57 parrocchie di Marmilla e Medio Campidano, ma anche della chiesa e degli attori del settore sociale.

Un primo report di questo studio è stato presentato nel palazzo vescovile di Villacidro.

La fotografia del territorio è ancora in corso, in un contesto economico segnato da una disoccupazione in continua crescita. Proprio il lavoro è uno dei temi centrali dell'indagine condotta dagli operatori Simona Liscia e Maurizio Ligas con questionari e interviste a Caritas parrocchiali e interparrocchiali, cooperative e centri di accoglienza.

Grande attenzione anche ai progetti per disabili e anziani.

Al momento sono stati già visitati 28 Comuni e intervistate 71 persone, di cui 23 sacerdoti e 48 operatori sociali.

Il direttore della Caritas diocesana, don Angelo Pittau, ha detto: "Non ci concentriamo solo su grandi progetti e finanziati con fondi pubblici, ma anche su piccole iniziative rivolte a comunità e fasce deboli".

Parola d'ordine: aiutare il prossimo senza fare assistenzialismo.

"Dobbiamo far sì che il povero venga aiutato a ritrovare la sua indipendenza e serenità - ha precisato don Pittau - ma serve anche l'impegno della politica, una buona formazione per i giovani e un nuovo stile di comunicazione".

Nella diocesi di Ales-Terralba la Caritas conta su 396 operatori, mentre sono oltre 2800 i cittadini con disagio economico che chiedono sostegno per loro e per la propria famiglia. A questi si aggiungono tossicodipendenti, famiglie in difficoltà, disoccupati, minori con situazioni difficili per i quali lavorano centri d'ascolto e altre strutture ad hoc.

Don Pittau ha concluso: "Oggi la povertà non si combatte con i flussi finanziari ma con la sussidiarietà".
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