V a bene non voler scegliere fra Conte, un sottoprefetto che i parenti e le circostanze hanno convinto di essere Napoleone, e Renzi, un bullo che ama solo se stesso, ricambiato. Ma basta con la solfa che una crisi così, in un momento così, solo un Paese così etc. Preferite gli Usa? Ok.

Alle Camere, presidiate da tre vigili e un ausiliario della sosta, irrompe il popolo di Rousseau per impedire la sfiducia a Conte. Li guida, a torso audacemente nudo, Vito Crimi con un cranio di bufala. I rivoltosi - che si incasinano con le manette di plastica e le differenziano all'ingresso - danno la caccia a Renzi, che asserragliato in bagno twitta coi fan. Il centrodestra chiede l'impeachment di Conte, Fico nomina sei saggi per capire come si fa e come si scrive. Gli ultras si fanno i selfie con una statua che si scoprirà essere Pierferdinando Casini e, inebriati dall'adrenalina, braccano anche Zingaretti. Monito dal Pd: se lo trovate avvisateci, sono due mesi che non lo sentiamo neanche noi.

Intanto negli Usa due senatori, Razzi (Rockets) e Scilipoti (intraducibile), lasciano i Dem, fondano i Responsibles e votano per prorogare il mandato di Trump finché una commissione («apposita», sottolineano i due in tv) verificherà il voto.

CELESTINO TABASSO
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