Secondo i dati Istat l'epidemia di Covid-19 ha investito il mercato del lavoro con pesanti ripercussioni sull'occupazione tra marzo e giugno.

Il dato a causa delle limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria segna per il II trimestre -841mila occupati (-3,6% rispetto allo stesso periodo del 2019).

Malgrado gli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti abbiano permesso di sostenere l'occupazione, "la sospensione delle attività - sottolinea l'Istat - ha fortemente pregiudicato l'avvio di nuovi rapporti di lavoro, in particolare di quelli a termine e delle loro possibili proroghe o trasformazioni in contratti a tempo indeterminato".

In otto casi su dieci la diminuzione dell'occupazione riguarda idipendenti a termine (-677 mila, -21,6%) e si concentra tra quelli con durata del lavoro non superiore ai sei mesi (-428mila). Inoltre, "non si sono registrate le usuali nuove assunzioni a tempo determinato che caratterizzano il secondo trimestre dell'anno, periodo molto favorevole per il turismo con l'inizio della stagione estiva".

(Unioneonline/v.l.)
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