A mezzogiorno in punto hanno sollevato la serranda del proprio locale a metà. Ristoratori, cuochi, camerieri, baristi, gestori, si sono piazzati davanti all'ingresso del proprio ristorante e per un minuto sono rimasti immobili e in silenzio.

È questa la nuova protesta degli oltre undicimila ristoratori sardi che hanno manifestato contro la chiusura dei locali, l'ennesima, decisa dal Governo la settimana scorsa con la nuova zona arancione. #unminutoxnoi è l'hashtag con cui hanno lanciato la protesta silenziosa.

Protesta a Cagliari ma per tutta la Sardegna.

L'obiettivo è quello di attirare l'attenzione verso un settore in ginocchio (-70% la perdita di fatturato nel 2020) a causa della pandemia, ma anche ricordare le vittime del Covid. Hanno aderito anche 14 sigle sindacali e datoriali, e tra le tante manifestazioni di solidarietà, sono spuntate anche quelle di personaggi noti e meno noti, come l'ex allenatore del Cagliari Rolando Maran e il sindaco del capoluogo di Regione Paolo Truzzu.

Oggi la speranza è che il Governo possa accogliere le richieste del presidente della Regione Christian Solinas e quindi far tornare la Regione in zona gialla e far ripartire, così l'economia. Ogni ristoratore ha registrato un video del flashmob e pubblicato il filmato su Instragram e su Facebook: dopo un'ora era già migliaia le condivisioni.
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