"Una strada oramai totalmente dissestata e nessuno se ne preoccupa, eppure nella zona ci abitano 300 famiglie". Piera Floris, pensionata di Sassari,ex dipendente Banco di Sardegna, è estremamente amareggiata. Componente del consorzio Strada Vicinale Maccia d'Agliastru, zona Caniga, si è dimessa dall'incarico, come tutti i suoi componenti, il 16 settembre scorso, in aperta polemica con l'Amministrazione Comunale.

"Non sono mai voluti intervenire e per questo ci siamo dimessi tutti.- spiega - Volevamo dare uno scossone ma da allora nessuno della Giunta e dei tecnici si è più fatto sentire". Il nodo del contendere è un tratto di strada lungo 1250 metri, oramai totalmente disastrato. Per statuto la metà delle spese delle opere di ristrutturazione spetterebbe al Consorzio, l'altra metà al Comune."Abbiamo presentato un progetto - precisa Piera Floris - In Comune ci hanno detto che era oneroso e quindi ci hanno chiesto di suddividerlo per parti. Ma come si può frazionare un progetto per un tratto di strada lungo 1250 metri?". Sotto il mirino anche Medea-Italgas, la società che a Sassari si occupa della distribuzione del gas, su concessione comunale."Il transito dei suoi mezzi pesanti ha contribuito alla devastazione del tratto" esclama la Floris. Eppure proprio all'imboccatura dell'incrocio che dalla camionale Sassari-Porto Torres immette alla strada vicinale Maccia d'Agliastru è ben visibile un segnale stradale di divieto di transito ai mezzi pesanti. Un fatto che suona come una beffa ai residenti. Tutto l'argomento ad ogni modo verrà discusso nel prossimo Consiglio Comunale di Sassari. Il consigliere comunale di "Italia in comune" Lello Panu ha infatti presentato un'interrogazione. Nel dispositivo finale dell'interrogazione il consigliere chiede all'assessore competente "cosa intenda fare per risolvere l'annoso problema di tante famiglie".
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