Si dice che nei quartieri Latte Dolce e Santa Maria di Pisa sia racchiuso il cuore di Sassari. Ma purtroppo da troppo tempo anche il degrado e soprattutto l'abbandono, parole spesso ricorrenti se riferite a periferie di svariate città sarde e italiane.

La situazione nei due popolosi rioni (confinanti) del capoluogo è a dir poco allarmante: sporcizia dappertutto, mancanza di servizi, strade ridotte a gruviera e quei pochi lavori iniziati nemmeno finiti. Una donna affacciata ad un balcone di via Cristoforo Colombo grida: "E da settembre così". La signora si riferisce ad alcuni lavori di manutenzione dell'Enel, durata prevista poche settimane, ma dopo mesi non sono neanche a metà, fermi.

"Dopo le elezioni comunali tutti ci hanno dimenticato", sentenzia tra le altre cose Danilo Farina, 45 anni, commerciante della zona, membro del comitato di quartiere e tra gli animatori del gruppo Facebook "Segnala a Latte Dolce e Santa Maria di Pisa", 1300 iscritti. Il malessere di questa estesa periferia ad ogni modo parte da lontano: anni di trascuratezza che però in questi ultimi tempi hanno raggiunto vette inaspettate e preoccupanti, aggravate dalla delicatezza del momento sanitario.

Durissime però le accuse alla attuale Amministrazione Comunale di Gianluigi Onida, 37 anni, ausiliario alle cliniche universitarie di Sassari, anch'esso componente del comitato di quartiere. "Avevamo speranza in questa Giunta comunale - afferma - In un anno e mezzo nei nostri quartieri però non si è visto nulla, le promesse elettorali si sono rivelate sinora delle bolle di sapone".
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