In fila con le auto al seguito per assistere la comunità di Bitti, il comune del Nuorese più colpito dall’ alluvione.

Sono “gli angeli del fango”, volontari giunti da tutta la Sardegna, i primi a rispondere alla chiamata di soccorso, quelli che si mobilitano spontaneamente per aiutare un paese ferito da una enorme tragedia. Lavoreranno al fianco della Protezione civile di Bitti, e in particolare a quella di Orune che sta coordinando una colonna della Regione.

“Qui è come vedere la fine del mondo. Strade portate via dalla furia dell’acqua, fango dappertutto e ponti crollati” racconta Lello Cau, volontario presidente del Gruppo Scout Cngei Porto Torres, giunto sul posto insieme ad altri volontari, tra cui il presidente del consiglio Franco Satta, il consigliere comunale Claudio Piras e l'ex consigliere Massimo Piras, una decina di volontari partiti dal comune turritano per sostenere un territorio in ginocchio.

"Ovunque macerie e disperazione, danni causati da un fiume tombato che è esploso all’interno di una via principale con la forza dell’acqua che ha raggiunto le abitazioni e invaso le strade – ha aggiunto il presidente Cngei -. “Noi siamo qua per metterci a disposizione del paese, per pulire e spalare dove è necessario”. Alberi abbattuti, fiancate delle strade franate, una bomba d’acqua che ha distrutto un paese provocando la morte di tre persone, mentre si cercano altri due dispersi. Sul posto oltre la macchina dei soccorsi, anche il presidente della regione Christian Solinas.
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