Una Processione surreale quella che si è svolta in tarda mattinata tra le vie di Putifigari, piccolo e suggestivo centro dell'entroterra algherese, dove sono in corso i festeggiamenti, esclusivamente religiosi, della patrona Nostra Signora de s'Ena Frisca.

Ad accompagnare il simulacro della Madonna solo il parroco del paese don Lorenzo Piras con le sue preghiere, una rappresentanza della Giunta e due componenti del Comitato, che ad ogni quadrivio si davano il cambio con gli altri. Al passaggio del piccolo corteo i fedeli, nei loro uscì o affacciati alle finestre, pregavano, qualcuno si è anche commosso. In effetti la Processione di Putifigari al tempo del Coronavirus ha evocato periodi lontani, atmosfere raccontate in pagine immortali da Alessandro Manzoni o Gabriel Garcia Marquez.

"È stato tutto molto strano, ma di grande impatto emotivo.- afferma il vice sindaco Salvatore Cuccu -. La gente dalle proprie abitazioni ha seguito con grande partecipazione alla Processione, pregando, recitando il rosario e stendendo un tappeto di rose al passaggio di "Sa Bandela". Normalmente in questi giorni di festa - continua l'amministratore - le vie del paese emanavano allegria e vitalità, tra giochi dei bimbi, spettacoli e passeggiate tra le bancarelle. Vedere invece le strade quasi deserte è stato uno spettacolo di cui avremmo volentieri fatto a meno. Ma queste sono le regole e bisogna accettarle".

"L'auspicio, l'augurio e la speranza - conclude - è che queste atmosfere non si ripetano più. A 'atteros annos mezzus' che valga per tutti i sardi e non solo".
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