Il vicebrigadiere Pietro Sini racconta quella che chiama "un'umiliazione": il Viminale gli ha infatti chiesto indietro i soldi della medaglia d'oro al valore militare, conferitagli dopo l'attentato in Iraq a Nassiriya, cui è scampato nel 2003, salvando anche le vite a tanti colleghi.

Un conto da 1410 euro per il portotorrese residente a Sassari che paga la scelta di aver restituito il riconoscimento al Comando dell'Arma di Roma in polemica con il mancato riconoscimento di alcuni benefici spettanti alle vittime del terrorismo.

Il suo video su Facebook.

(Unioneonline/M)
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