A poche giorni dall'inizio della pesca dei ricci all'interno dell'Area marina protetta del Sinis, scattata lo scorso primo febbraio, è arrivata una sorpresa inaspettata per gli operatori. Il ministero dell'Ambiente ha fatto sapere che per la prima volta chi lavora dalla barca non avrà la possibilità di pescare una cesta in più di esemplari.
La Guardia di finanza di Vicenza, su incarico della locale Procura della Repubblica, ha eseguito "un sequestro preventivo ai fini della confisca in via diretta per l'importo di 106 milioni di euro, nei confronti della Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa". I soldi erano giacenti in un conto corrente in una filiale di Milano di un istituto di credito nazionale e deriverebbero dalla pregressa liquidazione di asset rimasti nel patrimonio dell'istituto. (Unioneonline/F)