Sud Sardegna, ortopedia e traumatologia in affanno: assistenza senza posti letto
Cabras (Cimo): «Necessario riaprire l’ospedale Marino per garantire le cure»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La rete traumatologica del Sud Sardegna è sotto stress – è il grido d’allarme dei medici – e il problema, gravissimo, dato l’elevato numero di pazienti, è totalmente assente dal dibattito pubblico e politico.
In realtà, dire “sotto stress” non rende bene la situazione: mancano decine di posti letto, gli interventi chirurgici per fratture del collo del femore non vengono mai fatti entro le 48 ore prescritte, la crisi delle strutture del territorio fa convergere tutto su Cagliari, al Brotzu l’occupazione di Ortopedia è al 150%, la gente è ricoverata negli anditi o dove si trovano spazi di fortuna, in sostanza, il sistema è al collasso.
Eppure una soluzione rapida ci sarebbe: riaprire i reparti dell’ospedale Marino (chiusi dai tempi del Covid) e portarli dalla Asl 8 all’Arnas, in una riorganizzazione generale che restituirebbe efficienza a una specialità base della sanità e darebbe risposte ai cittadini, che attualmente trovano difficoltà anche per avere un banale gesso che immobilizzi un osso danneggiato.
L’articolo completo di Cristina Cossu su L’unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital