“The Substance”, Demi Moore: «Sarà un film molto divisivo»
Già durante l’anteprima a Cannes il body horror di Coralie Fargeat ha suscitato impressioni contrastantiGià durante l’anteprima a Cannes dello scorso maggio il body horror di Coralie Fargeat “The Substance” ha suscitato impressioni contrastanti. Con protagonista una Demi Moore in gran forma che finalmente torna a prendersi un meritato spazio sotto i riflettori, la satira hollywoodiana inscenata dalla regista francese ha sconcertato il pubblico sulla Croisette con scene horror raccapriccianti e senza limiti, alimentando il dibattito tra chi grida allo scandalo e chi intravede nei contenuti grotteschi e nauseanti una coraggiosa provocazione.
A guidare la trama è il personaggio di Elisabeth Sparkle interpretato da Moore, un’ex diva del cinema ingiustamente licenziata perché ritenuta troppo vecchia. Dopo una profonda crisi, accetta di reagire affidandosi a una società che promette, iniettando una misteriosa sostanza gialla, di far scaturire una “versione migliore di se”. Dal trattamento prende vita Sue, la variante di Elizabeth più giovane e attraente che diverrà in poco tempo una star di successo. Ma il farmaco ha delle precise regole d’utilizzo che, se violate, possono portare a orribili conseguenze.
Ulteriori dettagli su “The Substance” vengono anticipati nella sinossi ufficiale: «Hai mai sognato una versione migliore di te? Sei sempre tu semplicemente migliore, in ogni senso. Davvero, devi provare questo prodotto rivoluzionario. Si chiama "The Substance". Ti cambia la vita. Genera una nuova versione di te, una versione più giovane, più bella, una versione perfetta. C'è solo una regola: vi dovete dividere il tempo. Una settimana sta alla vecchia versione di te. Quella dopo sta alla nuova. Sette giorni a testa. Un equilibrio perfetto. Facile, no? Se rispetti l'equilibrio... cosa può andare storto?».
Lo scopo della pellicola - come dichiarato dalla director in occasione dell’anteprima - è quello di affrontare la visione maschilista dello star system, per riflettere sulla condizione delle donne che sottostando a un sistema di regole disumano si trovano a compiere violenza su di sé: «Non conosco nessuna donna che non ha problemi di alimentazione o fa altre cose che portano a violenza nei confronti del proprio corpo. Penso che questa violenza sia davvero estrema».
Anche l’attore Dennis Quaid ha voluto intervenire a sostegno della regista: «Le persone diranno che Fargeat odia gli uomini. No, lei odia gli idioti. Ma quelli sono così divertenti da interpretare». Dopo il premio per la miglior sceneggiatura a Cannes e i giudizi entusiastici della critica, “The Substance” è atteso nei cinema italiani per il 17 ottobre. In previsione dell’uscita, Demi Moore ha paragonato la pellicola al classico degli anni novanta “Ghost - Fantasma”, dichiarando che potrebbe trattarsi alla stessa maniera di un successo o di un flop: «Leggendo il copione di Ghost ho pensato che potesse essere un disastro oppure funzionare in qualche modo. The Substance rientra in quella categoria. Ho pensato: wow, abbiamo una storia d'amore, un thriller e una commedia. Il mio team me lo inviò con un avvertimento, non volevano dirmi nulla al riguardo, mi dissero di leggerlo e basta».
Ad aver colpito l’attrice è stata soprattutto l’originalità nel voler affrontare il modo in cui l’invecchiamento viene percepito all’interno della società: «È un modo unico di esplorare il tema dell'invecchiamento e la prospettiva maschile della donna idealizzata. Non ciò che ci è stato fatto ma il ruolo che abbiamo avuto nel farlo a noi stesse». Inevitabilmente, ciò ha significato per la diva dover riflettere sul proprio trascorso professionale e sulle difficoltà che nel mondo di Hollywood si è costretti a superare: «Quello che ho passato, i livelli di umiliazione, essere costretta a perdere peso. Anche se era una circostanza che ho vissuto, era ugualmente il percorso che mi sono inflitta, attribuendo troppo valore al mio corpo. Ma in tutto ciò ho avuto l'opportunità di superarlo e trovare valore in me stessa per ciò che sono dentro».